In quella domenica di maggio, calda ma molto ventosa, durante la Festa di Primavera a Formello, accadde qualcosa di veramente strabiliante. Chiara si trovava insieme alle sue compagne di scuola: finalmente avevano trovato un pomeriggio per giocare e correre in libertà all’aria aperta e tutto sembrava perfetto e colorato in quell’area di spensieratezza. Mentre era intenta in uno dei tanti giochi organizzati dalla festa, una speciale “caccia al tesoro”, Chiara viene attirata da strani movimenti tra i cespugli. Avvicinandosi scorse un cappello cilindrico di colore verde, che continuava a oscillare e vibrare. La piccola sbarrò gli occhi timorosa e tirò un sospirone. Non poteva credere a quella visione ma più cercava di realizzare e più si rendeva conto che il misterioso oggetto la richiamava a sé. Si, cercava proprio lei! Si sporse per guardare meglio al suo interno e spostò i rami convinta che qualcuno stesse manipolando un brutto scherzo. Al contrario, scorse la faccia di un gattone con lunghi baffi che la fissava dal fondo del cilindro.

- Chiaraaaa! – esclamò – C’hai messo di tempo a trovarmi!

La piccola continuava a non capire: chi era questo tale? E come poteva conoscere il suo nome? Assorta nei suoi pensieri il gattone riprese

- Sono Mike, il gatto della verità! – disse – E sono apparso in questo mondo per salvarti!

- Salvarmi da cosa?

- Beh – temporeggiò Mike – dalle bugie, dalla falsità, da un mondo dei grandi corrotto e ingarbugliato. La semplicità è essere se stessi, non costruirsi a modello e somiglianza degli altri per sentirsi parte di loro. La verità è la libertà più grande e più difficile dopo l’amore. Il mio mondo è diverso, da noi ogni persona è come uno specchio, gli si può leggere dentro.

- Ma io non voglio essere uno specchio! Ho detto qualche bugia alla mamma… ma non sono una cattiva bambina – esclamò Chiara impaurita

- No, non voglio punirti  - disse Mike sorridendo – la verità non sempre fa bene, ma voglio insegnarti un segreto: se vedi il mondo in trasparenza vedrai che tutto cambierà! Seguimi e uscirai cambiata.

- Va bene – disse Chiara – il segreto mi interessa e mi piacerebbe tanto guardare nel cuore della gente. Gattone qua la zampa, portami con te! Ma per le sette tutti di ritorno.

- Ok – disse Mike – Affare fatto!

Afferrò forte il cappello tra le mani e si sentì risucchiare da un’energia sconosciuta alla percezione umana. In una frazione di secondi atterrò con una capriola in un mondo straniero, un mondo di sincerità, dove tutti salutavano, tutti si aiutavano, tutti formavano un’unica famiglia, non esisteva concorrenza, non esisteva finzione. Effettivamente, pensò Chiara, l’aria aveva un sapore diverso, sapeva di autenticità e sul pianeta terra quella sensazione di libertà nei suoi nove anni non l’aveva mai provata. Il gattone non mentiva, la gente parlava con lo sguardo, ti attraversava l’anima, ti scaldava il cuore e con una sola stretta di mano ti faceva sentire a casa anche se la sua in quel momento chissà a quanti chilometri stava.

- Vedi – disse Mike – la verità ha un prezzo… sempre!!! Non è facile dare sfogo ai propri pensieri e alle proprie emozioni. Ma in cambio ti dà il piacere di vivere la tua vita senza nasconderti mai, a testa alta e spalle dritte. La tua verità ti metterà in conflitto in un mondo dove questo valore si è perso, ma proprio tu che sei bambina e hai gli occhi e il cuore puro e non contaminato da queste costrizioni illusorie, devi mantenere il segreto e coltivarlo dentro di te. Sei un piccolo seme in un terreno incolto, la tua responsabilità è grande. Ma so che ce la farai! Per questo ho scelto te!

- Bene – disse Chiara – ho capito… il tuo messaggio è importante e la Festa di Primavera ha cambiato per sempre la mia vita: ogni anno per me la primavera sarà una festa, grazie Mike! Il tuo regalo non ha prezzo.

Improvvisamente il vento si alzò e un piccolo sassolino colpì il suo braccio dove teneva al polso il prezioso orologio della madre.

- Sono le sette cavolo! Devo correre, accompagnami Mike… la mia caccia al tesoro sarà terminata, ma il tesoro questa volta l’ho trovato io.

Sabrina Piermartini